“I Luoghi dell’Anima” è un museo diffuso che si snoda attraverso il centro storico di Pennabilli e parte della Valmarecchia, risvegliando l’interesse del visitatore attraverso sottili invenzioni poetiche.

Il museo nasce da un’idea di Tonino Guerra e raccoglie sette musei all’aperto, ognuno con caratteristiche proprie, ma uniti dall’obiettivo comune di solleticare l’anima e la fantasia.

Lungo il percorso, oltre i sette pricipali luoghi museali, si incontrano “Le parole sui muri” per ricordare i personaggi noti e meno noti che hanno fatto la storia del paese

I LUOGHI DELL’ANIMA

L’ORTO DEI FRUTTI DIMENTICATI

Un “museo dei sapori” che raccoglie specie ormai perdute di alberi da frutto appartenenti alla flora spontanea della campagna appenninica, prima presenti nei vecchi orti dei contadini, ora non più coltivati. Al suo interno si trovano numerose varietà di piante: biricoccolo, nespolo, sorbo, mela cotogna, uva spina, giuggiolo… oltre al “Gelso della Pace”, messo a dimora dal Dalai Lama. Sono presenti inoltre alcune installazioni artistiche:

“La cappella di Tarkovskji”, “La meridiana dell’incontro”, “L’arco delle favole”, la fontana “La voce della foglia”, la grande “Meridiana orizzontale” e nell’antico lavatoio “Le parole dei mesi”.

IL RIFUGIO DELLE MADONNE ABBANDONATE

Una raccolta di immagini sacre che adornavano le cellette agli incroci delle strade di campagna. Il poeta Tonino Guerra ha immaginato che le Madonne per difendersi dalle offese del tempo e dall’incuria dell’uomo, siano volate dalle loro nicchie per ritrovarsi in questo angolo sereno di Pennabilli.

LA STRADA DELLE MERIDIANE

Nel centro storico del paese, le facciate dei palazzi sono impreziosite da sette meridiane d’autore che aspettano di indicarvi il vostro e il nostro tempo che scorre nella valle. Gli orologi solari, mostrano riproduzioni di celebri opere pittoriche e sono un omaggio ai diversi modi in cui si è misurato il tempo nei secoli e agli antichi strumenti per il calcolo delle ore e delle stagioni.

L’ANGELO COI BAFFI

Collocato nella chiesetta dei Caduti è “Il più sguarnito e poetico museo del mondo” L’insolita installazione, ospita un solo quadro, realizzato dal pittore Luigi Poiaghi, ispirato a una poesia di Tonino Guerra dedicata a un angelo coi baffi, che non era capace di far niente. Invece di volare nel Paradiso, scendeva nel Marecchia nella casa di un cacciatore a dar da mangiare a degli uccelli impagliati, che un giorno aprirono le ali e presero il volo.

IL SANTUARIO DEI PENSIERI

Ubicato nel guasto Malatestiano, è un giardino orientaleggiante cinto dai muri di una antichissima casa, che ospita sette enigmatiche sculture in pietra descritte da Tonino Guerra come: Sette pietre misteriose, sette specchi opachi per la mente, sette confessori muti, che aspettano di ascoltare le tue parole belle o le tue parole brutte.

IL GIARDINO PIETRIFICATO

Nella frazione di Bascio, alla base di una torre millenaria, sono collocati sette tappeti di ceramica realizzati dal ceramista Giovanni Urbinati, da un’ idea poetica di Tonino Guerra: I tappeti portano il nome delle persone illustri che sono passate per questa valle toccando con gli occhi la sagoma dell’antichissima torre. Un Giardino Pietrificato affinché la loro memoria resti per sempre sospesa sul Marecchia, sorvegliata dalla torre dominatrice di quello che fu un poderoso feudo.

LA MADONNA DEL RETTANGOLO DI NEVE

Nella frazione di Ca’ Romano è risorta in mezzo al bosco la chiesa della Madonna del Rettangolo di Neve e offre riparo all’immagine della Madonna realizzata dalla ceramista Muki. Così è raccontata al visitatore che arriva al piccolo edificio in pietra: Quando nel settecento si cercò di costruire un luogo di culto con le stesse pietre squadrate che erano servite ad un’antica cappella gotica scomparsa, per anni e anni non si trovava il terreno che desse garanzia di sicurezza e stabilità. Ma un giorno d’agosto del 1754 cadde la neve che dipinse sulla sponda del monte un rettangolo bianco, così gli operai capirono che la Madonna gli stava indicando lo spazio sul quale doveva sorgere questa chiesuola.

LE PAROLE SUI MURI

Lungo ‘itinerario si incontrano “Le Parole sui Muri”: delle targhe in ceramica ideate da Tonino Guerra per ricordare i personaggi noti e meno noti che hanno contribuito alla storia del paese.